lacrime...

Mi ritrovo forse fin troppo spesso a chiedermi i perché. Mi chiedo come fa, una mamma a dimenticare il compleanno della propria figlia e come si fa, dopo sacrifici, pianti, dolori e giornate passate a vivere un rapporto,  a permettere alla gelosia, all'invidia, al proprio egoismo di distruggere ciò che con mille sacrifici e seppur con mille difficoltà, abbiamo costruito.
Con tanto dolore oggi, devo ammettere di sentirmi orfana, di sentire di non avere radici, di non riuscire a liberarmi dal dolore che questa situazione mi provoca e nel frattempo di essere impotente, di non riuscire a fare nulla per cambiare le cose.
Ci sono nata orfana.
 A dover ammettere per una volta, non di aver fallito, ma semplicemente di aver provato e aver sofferto così tanto, che non ho più voglia di farlo, che non ho più voglia che accada.
Non ho più voglia di stare male, per gli altri.
Non ho più voglia di stare male per chi, non ha saputo esserci, non ha dimostrato di tenerci veramente.
Perché oggi io sono mamma.
Sono genitore.
E nonostante mio figlio non è certo come io lo avevo immaginato,  nessuna gelosia potrebbe mai portarmi lontana da lui, niente potrebbe frapporsi fra me e l'amore sconfinato che provo per lui.
Nessun egoismo, nessun rancore passato.
E io devo semplicemente smetterla di soffrire per gli abbracci mancati, per i sorrisi non visti, per le parole di conforto ed incoraggiamento, delle quali sono stata privata.
Devo smetterla di soffrire e non aspettarmi più nulla, da chi nulla è in grado di dare.
Ma perché allora, queste maledette lacrime, continuano a scendere?
Se solo potessi prendere il mio cuore e buttarlo via lontano. Soffrirei meno, vivrei meglio e forse smetterei di farmi così male.

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