Il vento che sferza i pensieri

Non so perchè in questi giorni ho un'urgenza di scrivere, quasi dovessi riprendermi da tutto il tempo in cui sono stata in silenzio. Delle volte il silenzio senza dubbio è l'arma migliore che si può adottare, ma per chi ha l'esigenza forte come me, di comunicare ciò che si sente dentro, è forse una delle cose più difficili da mettere in pratica; eppure per molto tempo, il silenzio è stata l'unica cosa di cui avevo bisogno, quasi mi facesse sentire protetta. Era un pò come mettere un muro fra me e il resto del mondo. Ho passato molti mesi a lasciare fuori il resto del mondo, ad isolarmi dalle persone, non mi interessava più nulla avere rapporti con gli esseri umani, di qualsiasi sesso, orientamento essi fossero. Mi sono rifiutata di passare serate ipocrite con persone di cui non mi importava nulla, solo per apparire o per senso del dovere. Ho reciso rami secchi e rami verdi che probabilmente contavano più per me di quanto io per loro. Purtroppo mi sono resa conto di non riuscire a capire le persone, molto probabilmente non è una mia dote. Ho imparato tanto da questo dolore e tanto sto continuando ad imparare. Mi sono sentita ed a volte mi sento ancora, una mosca bianca. Io non sono normale, in un mondo completamente diverso. 
Giorno dopo giorno mi sto esercitando ad accettarmi per ciò che sono e a provare a volermi almeno un pò bene, indipendentemente dall'immagine che gli altri hanno di me. 
Io sono io, indipendentemente dagli altri, con i miei difetti, con la mia mente, il mio cuore e la mia anima. Mi sono sentita spesso in colpa per ciò che sono, come se dovessi giustificare ciò che non sono o peggio, ciò che sono, con gli altri. Giorno per giorno, sto imparando che forse non sono come gli altri si aspettano, o come vorrebbero, ma questo non vuol dire che sia meglio o peggio.
Sono semplicemente diversa, ed in un mondo che non eccelle per normalità e per valori, forse non è poi così male.
Mentre questi pensieri mi si affollano in testa, i miei occhi distrattamente guardano fuori, il cielo è grigio, la pioggia cade incessante e un vento freddo sferza gli alberi difronte casa. Si sente il vento, nonostante il rumore delle macchine, arriva ben distinto il suo soffiare, la sua voce. Ha una sua musica, forte e potente, che mi ha accompagnata ieri sera, quasi fosse una ninna nanna, prima di addormentarmi nel silenzio della notte e che ho ritrovato stamattina al mio risveglio. È proprio bello stare al caldo mentre fuori fa freddo. È una di quelle coccole che ci si regala e che fa sentire al sicuro.
Fare qualcosa per me stessa. È questo il proposito da oggi in poi. Iniziare a prendermi cura di me, invece di buttarmi via in un angolo sperduto dove nessuno può vedermi, dove nascondermi per non essere notata. Perchè se nessuno ti nota, puoi stare in pace, indisturbata e nessuno può dire nulla, può ancora ferirti e tu non puoi fare male a nessuno. Ho desiderato essere trasparente, evaporare se solo avessi potuto farlo, ed ancora oggi, la trasparenza non mi dispiace. Nessuno ti nota, nessuno ti cerca, ma tu vedi ed osservi tutto. Tutto ti appare più chiaro.
Non sono ancora pronta per tornare nel mondo.
Non sono ancora in grado di affrontarlo. Non sono abbastanza forte.
Scrivere questo blog è già un modo di farlo, un modo per esporsi e non è affatto facile. Mi fa sentire vulnerabile, scoperta. Non sono più abituata a dire ciò che penso. Ho sempre la tentazione di scappare via, di nascondermi dal mondo. 
Ero davvero una persona diversa prima. 
Forse ero esattamente l'opposto. Solare, allegra, ridevo sempre, mi fidavo di tutti, parlavo con tutti, non esitavo ad essere ciò che ero, senza alcun ritegno, senza paura.
Come sono cambiata.
Come mi manco. 
Mi chiedo dove sono finita.
So perfettamente cosa mi ha cambiata, ma non so perchè.
Non sono affatto sicura che mi piaccia ciò che sono diventata. Anzi, credo proprio di non piacermi affatto. Vorrei tornare ad essere l'uragano che travolge, con la sua allegria, con la sua vitalità, con la sua  voglia di fare. Avrei voluto crescere così mio figlio. Ed invece spesso mi sento in colpa, perchè non è questa la mamma che merita. Non è questa la mamma che avrei voluto essere per lui.

Se solo ci fosse una ricetta da seguire per tornare quella di un tempo... 

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