Solo un pezzo di legno


Un pezzo di legno
(Bruno Ferrero)C'è un uomo che tiene appeso in salotto, nel posto d'onore, uno strano oggetto. Quando qualcuno gli chiede il perché di quella stranezza racconta:Il nonno, una volta mi accompagnò al parco. Era un gelido pomeriggio d'inverno. Il nonno mi seguiva e sorrideva, ma sentiva un peso. Il suo cuore era malato, già molto malandato. Volli andare verso lo stagno. Era tutto ghiacciato, compatto! "Dovrebbe essere magnifico poter pattinare", urlai, "vorrei provare a rotolarmi e scivolare sul ghiaccio almeno una volta!". Il nonno era preoccupato. Nel momento in cui scesi sul ghiaccio, il nonno disse: "Stai attento...". Troppo tardi. Il ghiaccio non teneva e urlando caddi dentro. Tremando, il nonno spezzò un ramo e lo allungò verso di me. Mi attaccai e lui tirò con tutte le sue forze fino ad estrarmi dal crepaccio di ghiaccio. Piangevo e tremavo. Mi fecero bene un bagno caldo e il letto, ma per il nonno questo avvenimento fu troppo faticoso, troppo emozionante. Un violento attacco cardiaco lo portò via nella notte. Il nostro dolore fu enorme. Nei giorni seguenti, quando mi ristabilii completamente, corsi allo stagno e ricuperai il pezzo di legno. È con quello che il nonno aveva salvato la mia vita e perso la sua! Ora, fin tanto che vivrò, starà appeso su quella parete come segno del suo amore per me!
Per questo motivo noi cristiani oggi ci inginocchiamo dinanzi a quel legno, cui si è appeso l'Amore-Gesù; per questo teniamo nelle nostre case un "pezzo di legno" a forma di croce... Per ricordare come si ama, e a chi dobbiamo guardare per amare senza stancarci! 
Ho trovato questo racconto sul web e non ricordo più dive, credo su un blog parrocchiale, mi ha colpito davvero tanto.
Mi fa pensare a quanto sia importante l'amore nelle nostre vite ed a come ne abbiamo bisogno per vivere .
Anche io ho un crocifisso in caso ed anche nel mio caso, la croce non è scandalo o vergogna, ma Amore e libertà .
Qualcuno trova che la croce sia crudele, che insceni qualcosa di cruento.
 È innegabile che i nostri antenati fossero piuttosto crudeli e che fra le tante pratiche impietose e cruente, la morte in croce fosse una delle più dolorose e che desse più scandalo. Riservata soprattutto ai criminali della peggior specie. Eppure anche li, nostro Signore, si è fatto ultimo fra gli ultimi, per gridare al mondo l'amore, per scendere laddove era scandalo ed abominio e dimostrare che la morte non è nulla, che chi vive in Lui non deve temere nemmeno la morte.
Ogni volta che alzo gli occhi alla croce, Gli chiedo di insegnarmi come si fa. 
Come si fa ad amare il diverso, chi ti fa soffrire, chi ti crocifigge. Come si fa a perdonare.
Nella pochezza della mia umanità  mi lascio travolgere dalla paura: di soffrire, dell'abbandono ed anche della morte stessa, dimenticando in un attimo che la morte è stata vinta, dall'Amore .
L'amore che compie miracoli, alimenta la speranza, risana i malati, dona vita laddove non c'è più.

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