Vagabondando


Amo aggirarmi per le strade che non percorro mai o comunque non di frequente, e mi piace farmi trascinare dai ricordi legati a certi luoghi, oppure ciò che incontro mi crea emozione o mi fa pensare. Queste foto sono proprio frutto del mio vagabondare. Il rumore del motore, la musica alla radio, pensieri liberi. Potersi permettere magari di cantare, casa che non farei mai se fossi in compagnia. Vuoi per un certo pudore, vuoi per pietà delle persone che dovrebbero ascoltare le mie terribili stonature.
Due di queste foto però mi hanno fatto sognare un pò.
Sono le foto dei ruderi.
Non so per quale motivo ma ogni qual volta che vedo delle case ormai quasi crollate, mi fermo ad immaginare  le loro storie: com'erano, la loro costruzione, la vita che vi scorreva all 'interno, le storie delle persone che vi hanno abitato. Penso che ogni cosa ha una sua storia, non solo le persone, ma anche i mattoni, gli alberi o i fiori, se potessero parlare, avrebbero mille storie da raccontare. Ed io immagino bambini che giocano, ragazzi che si amano e che costruiscono il loro mondo.
E proprio da un rudere mi piacerebbe ripartire.
Il mio sogno è di acquistarne uno un giorno e potergli restituire dignità e Vita.
Mi piacerebbe ricostruire e riportare voci e risate. Vorrei che ci fosse un giardino per respirare aria, per avere le mie piante, per far vivere alla mia famiglia un po' di campagna. Qualche tempo fa, mi terrorizzava l'idea di non avere qualcuno vicino, mentre oggi onestamente l'idea di avere dei vicini, troppo vicini, non mi entusiasma per nulla.
Rudere= casa
Forse perchè è una metafora che tanto si adatta ai giorni nostri ed alle nostre vite.
Bisogna sempre ricostruirsi la vita e ricostruire i propri giorni e se stessi. Bisogna demolire cio' che è superfluo e ciò che non ci rappresenta più. Facciamo tutti una gran fatica a rinunciare a quelle parti di noi che non ci appartengono più ma è necessario. È necessario perchè le cose ci cambiano intorno. E cambiano anche noi. Per forza quindi abbiamo bisogno di distruggerci un po' , solo così, facendo macerie, creando confusione, polvere e calcinacci da buttare via, ci si rimette in piedi, si ricomincia a sognare, si ricomincia a costruire, e costruire vuol dire VIVERE!
Si celebra la vita, si celebra la rinascita, anche se non è ancora primavera. Ma come il frutto spinoso dei ficodindia della foto, che resiste all'inverno nonostante sia un frutto estivo, la vita rinasce, anche quando sembra inverno o quando si vedono intorno solo macerie.
Le cose assumono un altro significato a secondo della prospettiva attraverso cui le guardiamo. Basta non fermarsi alle apparenze e guardare davvero l'essenza autentica delle cose.




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